Linee guida - Digitalizzazione

Per un Ticino più digitale

Versione approvata all'unanimità dal direttorio cantonale di GLRT il 1 luglio 2020 consultabile qui


La crisi covid-19 ha mostrato alla popolazione alcune potenzialità della digitalizzazione e ha evidenziato dove c’è ancora ampio margine di miglioramento. Per tanti è stato il primo contatto col telelavoro, con le videoconferenze, con l’e-learning e con alcuni programmi informatici. GLRT ritiene che la crisi possa fungere da catalizzatore per accelerare la trasformazione digitale in Ticino e dalla lezione imparata in questi mesi, propone 10 misure concrete per un Ticino più digitale. Le proposte sono state divise in tre aree tematiche: formazione, istituzioni e infrastruttura e lavoro.


Formazione

Velocizzare i tempi di digitalizzazione delle sedi scolastiche entro il 2023

Il digitale deve poter essere uno strumento di supporto per le ragazze e i ragazzi a pieno titolo. È giunto il momento di passare dal Masterplan informativo ai fatti, e questo a breve termine, perché non possiamo permetterci di rimandare il trasferimento dall’analogico al digitale e restare fermi al palo. La digitalizzazione è un’opportunità concreta per rendere il mondo della scuola il più conforme possibile con il contesto in cui viviamo oggi e in cui vivranno i giovani di domani. Il sapere intellettuale e pratico è la linfa di ogni Paese e necessita di continui investimenti e di passione. Ogni generazione ha il diritto ad accedere a tutti gli strumenti della conoscenza per capire il mondo in cui vive, così da migliorarlo. Ogni giorno, senza sosta.

Favorire l'apprendimento dei sistemi informatici non tramite lezioni ad hoc ma tramite un utilizzo diffuso

Le tecnologie digitali sono ormai parte integrante della vita nella nostra società. Per comprendere il mondo attuale e futuro, le competenze digitali sono diventate fondamentali al pari della letteratura, della storia e della matematica. È sbagliato pensare che solo chi diventerà informatico avrà bisogno di programmare. In futuro, quasi nessun lavoro potrà fare a meno dell'informatica. Si pensi ad esempio a un metalcostruttore che deve programmare un tornio CNC o a un parrucchiere che vuole creare il sito internet per il proprio salone con la possibilità di prenotare online. Queste competenze sono necessarie e non si sviluppano introducendo un'ora in più di informatica a scuola: non bisogna insegnare a usare Word o Excel con delle lezioni ad hoc. È la combinazione di informatica ad altre materie di studio che conta. Per esempio, l'insegnamento della matematica dovrebbe esser rafforzato con l'aiuto di Excel, software e sistemi di programmazione. L'informatica deve quindi essere trattata come competenza trasversale, al pari della collaborazione, comunicazione e al pensiero riflessivo.

Sensibilizzazione al mondo digitale 

Nato come strumento di lavoro, il web si è ben presto trasformato in una presenza costante nella vita di ciascuno di noi e in particolar modo dei giovanissimi. Di fronte a un massiccio grado di espansione di Internet nella vita degli adolescenti, è spontaneo chiedersi se siamo sufficientemente preparati a riconoscere ed affrontare i rischi che ne derivano (dipendenza, cyber-bullismo, stalking, pedo-pornografia, etc.). La strada per salvaguardare i minori passa da un'educazione consapevole all'utilizzo di internet e deve coinvolgere sia i ragazzi e le ragazze, sia gli insegnanti che le famiglie. Reputiamo pertanto necessario introdurre nelle scuole delle ore di educazione civica digitale per figli e genitori.

Formazione continua su tematiche digitali per tutti i docenti

Per tutti i docenti è essenziale aggiornare le proprie conoscenze, sviluppare le proprie competenze professionali, nonché essere più efficaci sul posto di lavoro contribuendo in questo modo allo sviluppo professionale e personale lungo tutto l’arco della carriera. Rientra quindi in quest’ottica la necessità di integrare il digitale nella vita quotidiana, poiché se usato con intelligenza, oltre a creare molte opportunità, migliora la quotidianità di ognuno di noi. La formazione continua – promossa su tutti i livelli di educazione – a proposito di tematiche digitali permetterebbe in questo modo ai docenti di poter pianificare didatticamente, realizzare e analizzare metodi di insegnamento rispettivamente di apprendimento utilizzando le tecnologie digitali.

Istituzioni

E-Gov: entro 2023 (fine legislatura) i processi burocratico-amministrativi devono essere digitalizzati

Secondo l'ufficio federale di statistica, internet è utilizzato nel 93% delle economie domestiche. Inoltre, quasi il 70% degli abitanti ha cercato informazioni sui siti dell'amministrazione pubblica e il 60% ha scaricato formulari. Il potenziale per migliorare è però ampio, soprattutto per quanto riguarda le istituzioni cantonali e comunali. In futuro, dovrebbe essere idealmente possibile svolgere qualsiasi pratica, sia per i cittadini che per le aziende, online. In Estonia, considerato paese modello per l'e-government, il 99% dei servizi pubblici sono online e accessibili 24 ore al giorno. Questo paese stima di aver risparmiato 800 anni di lavoro della propria amministrazione negli ultimi 20 anni grazie alla riduzione della burocrazia. Non solo l'e-government aumenterebbe l'efficienza dell'amministrazione pubblica, ma porterebbe molti altri vantaggi. Ad esempio, rendendo più attrattive le zone periferiche del Cantone o permettendo a chi lavora di svolgere le pratiche senza dover liberarsi in orari di ufficio e recarsi allo sportello.

Introdurre la possibilità di fare riunioni di commissione (eccezionalmente anche sedute di plenaria) in modalità telematica sia a livello comunale che cantonale, garantendo al contempo un adeguato accesso agli atti

La democrazia deve essere capace di funzionare a pieno regime anche in tempi di crisi. Per questo motivo è necessario provvedere, a medio-lungo termine, alla digitalizzazione dei lavori parlamentari, come ad esempio le riunioni delle commissioni in videoconferenza o la possibilità di presentare online atti parlamentari, andando così a sgravare gli uffici preposti. In via eccezionale deve essere anche resa possibile la seduta di plenaria in modalità telematica, con i dovuti accorgimenti sia costituzionali che tecnici, in modo da permettere, sia a livello comunale che cantonale, di poter decidere tramite il voto elettronico. Per garantire un’efficienza ottimale e un risparmio di risorse è quindi importante che tutte le componenti chiave siano messe in atto.

Accelerare la digitalizzazione della giustizia (“Justitia 4.0”: Visione e gestione elettronica sia degli atti che dello scambio di atti giuridici in forma elettronica)

Affinché l’accesso alla giustizia non porti più a intramontabili montagne di carta, è essenziale avviare una visione e gestione sia degli atti che dello scambio di atti giuridici in forma elettronica, garantendo in questo modo un accesso alla giustizia in qualsiasi momento. Il progetto “Justitia 4.0” fornisce risposte a queste problematiche attuali e permette di essere al passo coi tempi, sia la giustizia ma anche il potere giudiziario nel suo senso più ampio.


Infrastruttura e lavoro

Sostenere l'infrastruttura che serve quale base per la digitalizzazione (es. 5G e fibra ottica)

La Svizzera è uno dei Paesi leader nello sviluppo e nell’impiego delle tecnologie digitali, tanto da venir nominata anno dopo anno in cima alle classifiche per l'innovazione. Per continuare su questa linea e tenere alta la competitività del nostro paese, per rendere il telelavoro una prassi e, più in generale, per sostenere la digitalizzazione sono imprescindibili mezzi tecnologici e infrastrutture all’avanguardia. Per esempio, la fibra ottica rimane fondamentale per permettere la connettività alla base dello sviluppo di nuove attività e nuove forme di lavoro. Come proposto in una recente mozione di Fabio Käppeli (2020), auspichiamo quindi che il Cantone possa farsi promotore dell’estensione su tutto il territorio e in tempi ragionevoli di una rete di telecomunicazione a banda ultra-larga e progetti simili così che si possa sostenere lo sviluppo digitale del nostro Cantone.

Incentivare investimenti per progetti di digitalizzazione e condizioni quadro per permettere telelavoro

Secondo un recente studio di due scuole universitarie svizzere (ZHAW e FHNW), quasi 2 milioni di svizzeri vorrebbero lavorare da casa. Per via dell’accresciuto interesse sul tema, nonché i benefici che il telelavoro porta con sé a livello di salute pubblica e riduzione dell’inquinamento, proponiamo che vengano messi in pratica degli incentivi rispettivamente realizzati progetti a sostegno delle aziende che vogliono innovarsi e/o implementare il telelavoro. Incentivi che puntino a migliorare la digitalizzazione delle aziende seguendo l’idea della legge per l’innovazione economica, ma eventualmente anche progetti che creino benessere diretto ai dipendenti, per esempio con bonus/rimborsi destinati agli acquisti di dispositivi e tecnologie per lavorare da remoto.

Favorire il telelavoro (smart working) rendendolo una modalità di lavoro a tutti gli effetti

Lo Smart Working rappresenta un modo di lavorare intelligente e al passo con i tempi. Telelavoro significa anche rafforzare la flessibilità e indipendenza dei dipendenti sfruttando la tecnologia moderna. Come anche visto nell’interpellanza Pini e Ferrara (2016), vi sono vantaggi sia per gli impiegati, i quali vedono crescere il loro benessere generale (riduzione della congestione del traffico, conciliazione lavoro e famiglia) e soddisfazione legata al lavoro, che per il datore, quali un aumento della produttività e riduzione dei costi fissi (spazi per uffici). Visto che il modello del telelavoro a domicilio non è menzionato esplicitamente né nel Codice delle obbligazioni né nella legge sul lavoro (SECO, 2019), proponiamo di inserire nella legge la possibilità di telelavoro come lavoro riconosciuto a tutti gli effetti favorendone l’utilizzo regolare laddove possibile (1 o 2 giorni a settimana) e dunque anche regolamentare la messa in pratica proteggendo gli interessi delle persone disposte a operare in questa modalità, ma anche coloro che potrebbero venire danneggiate da essa.