Il tedesco va anticipato, non liquidato!

Comunicato stampa — 03.02.2020

I Giovani Liberali Radicali Ticinesi sono contrari ai laboratori di tedesco in seconda media, attualmente in discussione presso la Commissione formazione e cultura del Gran Consiglio, perché il tema non va liquidato così. Un anno fa il movimento giovanile del PLR ha partecipato all’audizione della Commissione per discutere della petizione, forte di ben 4'305 sottoscrizioni, e della mozione presentata a nome del gruppo PLR dai deputati GLRT Alessandra Gianella e Fabio Käppeli. Il pensiero di GLRT è chiaro: l’insegnamento del tedesco nelle scuole ticinesi va anticipato e potenziato.

Meglio rimanere alla situazione attuale? Decisamente no! Insegnamento del tedesco subito dalla prima media? Assolutamente si!

Il tedesco e lo svizzero tedesco sono le lingue maggiormente parlate sul posto di lavoro in Ticino (dopo l’italiano) e rappresentano pure un fattore di coesione nazionale fondamentale. Purtroppo, le competenze raggiunte oggi dai giovani ticinesi rimangono insufficienti a fronte dei benefici che potrebbe dare una miglior conoscenza di questa lingua.

Il messaggio 7704, per intenderci quello che accompagna la riforma fiscale per quanto concerne la scuola, prevede l’introduzione di laboratori di tedesco in seconda media, oltre che in matematica (come pure, in prima media, sia nella materia di matematica che in italiano). La forma del laboratorio non prevede in realtà un aumento delle ore insegnate, ma semplicemente un dimezzamento del numero di allievi per classe, e questo solo per 2 ore settimanali (su 3 ore settimanali totali) nel primo anno (!) in cui i ragazzi si avvicinano a questa lingua. Secondo gli esperti, in questa situazione ciò non porta alcun beneficio.

Per i Giovani Liberali Radicali Ticinesi è chiaro che il DECS non voglia cambiare la situazione attuale e ascoltare maggiormente le necessità dei giovani, con lo scopo di (non) facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro. È davvero peccato che continui a mancare di lungimiranza relativizzando l’importanza della prima lingua nazionale. È semmai ben evidente la volontà del DECS di liquidare un tema sul quale è stato molto sollecitato negli ultimi anni, sia da parte del Gran Consiglio che dalla popolazione ticinese.

No ai laboratori di tedesco in seconda media, perché il tema non va liquidato così!