Die Zukunft spricht Deutsch

Comunicato stampa — 06.10.2017

I Giovani Liberali Radicali Ticinesi hanno preso atto del rapporto del Consiglio di Stato sulla mozione presentata da Alessandra Gianella, Fabio Ka?ppeli e cofirmatari "Anticipiamo l'insegnamento del tedesco". Con la proposta di bocciatura della mozione, il Consiglio di Stato dimostra scarsa lungimiranza e difficoltà a leggere le esigenze dei giovani.

La mozione interpartitica per anticipare l'insegnamento del tedesco è stata sottoposta al Consiglio di Stato dopo un'attenta valutazione non solo delle dinamiche presenti e future del mondo del lavoro, ma anche dell'attuale insegnamento delle lingue nella scuola ticinese.

In primo luogo, risulta evidente come un giovane ticinese con solide conoscenze del tedesco abbia maggiori sbocchi professionali in Ticino e in Svizzera. Ricordiamo, ancora una volta, che in molti settori trainanti delle regioni del nostro Cantone (si pensi al turismo, ai servizi, al commercio, al settore bancario, ecc.) la lingua tedesca è fondamentale. L'apertura della galleria di Alptransit può offrire molte opportunità per i ticinesi, a condizione di farsi comprendere - tanto a voce quanto nello scritto - dal pubblico confederato. Dall'elezione in Consiglio federale al praticantato in uno studio legale, dall'apprendistato al babysitting, capire e farsi capire correttamente in tedesco è un requisito sempre più necessario.

Secondariamente, l'attuale insegnamento delle lingue non risponde più ai bisogni dei giovani. I numerosi studi sul tema della mozione consegnano cifre senza però identificare le difficoltà reali con cui sono confrontati i giovani ticinesi che vanno oltre Gottardo per studiare o cercare esperienze professionali. Ma concreti ostacoli linguistici li incontrano anche coloro che si affacciano sul mercato del lavoro ticinese, soprattutto nel terziario poiché particolarmente legato all'economia tedesca e svizzerotedesca. Se la maggioranza dei giovani ticinesi sceglie la Romandia anziché la svizzera tedesca per gli studi universitari, il problema è a monte e consiste nella mancanza di solide competenze linguistiche, che scoraggia la scelta di atenei svizzerotedeschi.

Anche il futuro sarà caratterizzato dalla lingua di Göthe: per l'economia ticinese il mercato di riferimento è quello svizzero tedesco, essendo la piazza ticinese soprattutto orientata ai servizi. E se il fulcro dell'economia elvetica è Zurigo, è altrettanto vero che negli ultimi anni parecchie aziende hanno spostato i loro centri decisionali dal Ticino alla Svizzera interna. Appare quindi evidente che solide conoscenze della lingua tedesca corrispondono a un enorme vantaggio nella crescente concorrenza del frontalierato.

Il nostro Cantone ha bisogno di riforme a lungo termine e rivedere la struttura dell'insegnamento delle lingue è sicuramente una di queste. Tuttavia, con questo rapporto il Governo dimostra di essere lontano dalla realtà e dai problemi dei giovani ticinesi. GLRT ribadisce dunque che si impegnerà a fondo affinché il Parlamento accolga la mozione interpartitica e invita tutte le persone che credono nella proposta, in particolare i giovani, a sostenere pubblicamente l'insegnamento anticipato del tedesco.