Imparare

Se è vero che la formazione è la base di ogni individuo per riuscire nella vita, allora spendere soldi per la Scuola significa investire, e un Paese che investe costantemente nella formazione è un Paese che vuole valorizzare l’individuo. La scuola deve rispondere agli stimoli del presente, mantenendo però una rotta ben chiara: istruire e preparare i giovani alla vita, mettendo loro in mano gli strumenti per capire e capirsi. La scuola non deve sostituirsi in modo paternalistico alla famiglia e nemmeno rincorrere ogni tentazione egualitaristica. La missione dell’insegnamento è di dotare ognuno di tutti i mezzi necessari per sviluppare le capacità e i diversi talenti che ciascuno racchiude, capire gli altri e il mondo circostante. La ricchezza culturale e la preparazione al lavoro sono due pilastri su cui poggia lo sviluppo della società. Per questo motivo occorre agire su più fronti e più livelli combinando con coesione sociale e promozione del talento. 

La proposta GLR vuole una maggiore competitività dei giovani ticinesi, una migliore preparazione all’entrata nel mondo del lavoro e una scuola al passo coi tempi.

GIOVANE

DIGITALE

DINAMICO

1. Basta abusi nella formazione: falsi apprendisti e stage prolungati all’eccesso.

2. Favorire visite nelle aziende in Ticino per i giovani nelle scuole dell’obbligo.

3. Realizzare una Città dei mestieri quale luogo di orientamento professionale ristrutturato.

4. Utilizzo generalizzato a livello didattico delle nuove tecnologie nelle scuole (tablet, intranet, ecc.).

5. Velocizzare i tempi di digitalizzazione delle sedi scolastiche entro il 2023.

6. Sensibilizzazione al mondo digitale (sexting, cyberbullismo, social media, dipendenze, ecc.).

7. Affrontare realmente il tema delle droghe: un mercato regolato è il miglior modo per combattere il consumo abusivo di droga.

8. Creare una sede secondaria per le scuole cantonali con sede unica (vedi ad es. SCC assente nel sottoceneri e sovraccarica nel sopraceneri).

9. Sviluppare delle collaborazioni con l’ETHZ e approfondire la possibilità di creare un terzo Politecnico federale in Ticino.